lunedì 21 ottobre 2013

SOLOPERTO SON OF BITCH

Arriviamo al PalaTricalle poco prima delle 17, parcheggiamo e ci dirigiamo in biglietteria. Appena con il ticket in mano veniamo ricevuti dal presidente delle Furie Teatine che, dandoci il benvenuto a Chieti, ci accompagna (di persona) al nostro settore. Accoglienza niente male anzi, dopo decine di trasferte da nord a sud, non era mai successo che la società locale ci aspettasse all'ingresso del palasport per stringerci la mano. Sistemiamo gli striscioni e notiamo che l'atmosfera è molto tranquilla. Il PalaTricalle, piccolo ma molto bello e ben curato, è popolato da coppie, tante donne e famiglie tutti (o quasi) con le sciarpe regalate dallo sponsor locale in occasione della prima in casa. Tra gli spettatori anche Luca Fontecchio, verdremo! In curva una decina di tifosi teatini molto bravi a coinvolgere costantemente, con cori semplici, tutto il pubblico presente (1600 persone). Il primo coro, inaspettatamente, lo dedicano a noi con un "Salutiamo Reggio Calabria" a cui rispondiamo con un applauso.
 
Insomma tutto bene a parte il risultato ed a parte l'inspiegabile nervosismo di Soloperto. Il nostro (non rimpianto) ex, senza mai rivolgere lo sguardo al nostro settore, ha protestato costantemente con gli arbitri per tutto il match, ha contestato tutti i contatti nell'area pitturata e, la sua prestazione (da ultrà) ha avuto  l'apice nel contrasto corpo a corpo con Bell sotto il suo canestro dove, dopo essere caduti entrambi per terra ed essersi beccati un fallo a testa (il quinto per l'ex il secondo per Keion), scatena una furia incredibile ed ingiustificata visto il livello agonistico fino a quel momento. Ci voglio tre compagni per tenerlo ed evitare che si avventi su Bell, ripete infinitamente (alla Sgarbi) "Son of bitch" al nostro americano, aizza il pubblico di casa (una parte si lascia andare anche a dei buu) e, finita la partita si lancia all'inseguimento di Keion negli spogliatoi. Credo che ognuno di noi abbia cominciato a conoscere e capire Bell. Credetemi, nessuna provocazione da parte nostra o dei nostri, nessuno screzio di gioco e nessun contatto proibito. Probabilmente alla signorina non piace essere toccato. Probabilmente è ora di pensare al prossimo lavoro. Comunque, considerata la cattiveria dimostrata davanti al pubblico "amico", vedremo se il 26 Gennaio 2014 a Reggio Calabria avrà le palle per tenere lo stesso atteggiamento. Sia chiaro gli eventuali tifosi al seguito meritano di essere ricevuti in modo amichevole come loro hanno fatto con noi ma per Soloperto solo fischi... tanti fischi! @VGViolaRC @MangiolaAntonio
 



Nessun commento:

Posta un commento